L’acquisto di una casa a Londra rappresenta un’eccezionale opportunità per soggiorni di medio e lungo periodo nella capitale inglese. I vostri figli o voi stessi potrete andare a studiare e/o lavorare nella City quando vorrete e per tutto il tempo che vorrete con un inestimabile valore aggiunto, non da ultimo la conoscenza dell’inglese, che vi porterete dietro per tutta la vita.
A parte questi aspetti, certamente non secondari, soffermiamoci sul rendimento che si può ottenere affittando il proprio alloggio londinese.
Il mercato degli affitti a Londra è sempre stato molto sviluppato ed equiparabile a quello della compravendita immobiliare.
L’acquisto di un immobile finalizzato all’affitto non è una nuova forma di investimento nel Regno Unito. Infatti, secondo le statistiche del CML, l’11,5% dei mutui nel 2012 sono stati erogati proprio per permettere agli investitori di comprare una buy-to-let property con una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente.
Probabilmente la carenza di alloggi e la forte domanda, unitamente all’estrema incertezza di tutte le altre forme di investimento di questi ultimi anni, rendono una buy-to-let property a Londra una scelta di investimento ancora più diffusa.
Lo storico giornale “The Telegraph” con un articolo del 7 Gennaio 2013 parla proprio di Boom del business buy-to-let (si veda l’articolo “Why buy-to-let is a booming business”).
Tutto ciò spinge costantemente in su gli affitti a Londra a livelli fra i più alti della terra.
Savills, una società globale fornitrice di servizi immobiliari e quotata al LSE (London Stock Exchange) stima una crescita degli affitti a Londra del 26,4% nei prossimi 5 anni.
Gli agenti immobiliari confermano che i proprietari di casa ricevono fino ad un 7% annuo di rendimento.
Stando a quanto dicono gli agenti immobiliari, per quell’immobile affittato a £125,000 nel 2009 il potenziale proprietario avrebbe potuto guadagnare circa £8,750 l’anno, che, al cambio odierno, rappresentano circa € 10,175 l’anno.
A questa cifra vanno tolte le tasse e l’eventuale commissione di gestione dell’agenzia immobiliare, di cui parleremo un’altra volta.
Va però considerata una cosa importante: in Inghilterra generalmente è l’inquilino ad essere responsabile di tutte le utenze e della Council Tax, una sorta di IMU. Sì, proprio così, quando la casa è affittata il pagamento dell’IMU inglese spetta all’inquilino e non al proprietario. Prendete il paragone Council Tax con l’IMU veramente come impreciso perchè la Council Tax viene pagata per una serie di servizi anche non direttamente collegati con la casa, come ad esempio la biblioteca comunale e altri servizi pubblici. Nonostante quello che sentirete una vera e propria imposta sugli immobili in inghilterra non esiste, perchè per la Council Tax, benchè indicizzata al valore di mercato dell’immobile posseduto, si dovrebbe parlare di una tassa di quartiere. Ecco perchè la paga chi ci vive, anche se si tratta dell’inquilino.
Va però considerata una cosa importante: in Inghilterra generalmente è l’inquilino ad essere responsabile di tutte le utenze e della Council Tax, una sorta di IMU. Sì, proprio così, quando la casa è affittata il pagamento dell’IMU inglese spetta all’inquilino e non al proprietario. Prendete il paragone Council Tax con l’IMU veramente come impreciso perchè la Council Tax viene pagata per una serie di servizi anche non direttamente collegati con la casa, come ad esempio la biblioteca comunale e altri servizi pubblici. Nonostante quello che sentirete una vera e propria imposta sugli immobili in inghilterra non esiste, perchè per la Council Tax, benchè indicizzata al valore di mercato dell’immobile posseduto, si dovrebbe parlare di una tassa di quartiere. Ecco perchè la paga chi ci vive, anche se si tratta dell’inquilino.
Comunque, questo per dire, che il proprietario di una casa affittata nel Regno Unito non paga tasse direttamente sulla casa. Peraltro ogni spesa, che non siano effettuate per apportare migliorie di lungo periodo, sono deducibili al 100% dal reddito da affitto.
Successivamente vedremo quanto è facile gestire un immobile in affitto a Londra anche rimanendo sempre in Italia.
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